Un tavolo al Criterion

LA NOTIZIA
L'Abbey National si prepara a divorziare dal mito di Sherlock Holmes. La società finanziaria britannica, regina dei mutui a tassi ridotti, intende abbandonare il 221B di Baker Street dove ha avuto sede negli ultimi cinquant'anni per trasferirsi di un edificio da 100 milioni di sterline in Euston Road, sempre a Londra. È una strana circostanza che rischia di avere numerose conseguenze. Per prima cosa, c'è da chiedersi cosa avverrà della segretaria di Holmes che da anni risponde alle lettere che il grande detective riceve al suo vecchio indirizzo. Poi viene il grande interrogativo: cosa accadrà del 221B? Cosa ne farà il nuovo proprietario?
Sappiamo che il numero fu inventato dal Dottor Watson per mascherare la vera abitazione di Sherlock Holmes, e tuttavia quel particolare numero civico è ormai entrato nella leggenda. Ma un uso improprio di quello che oramai è diventato il simbolo di una saga centenaria sarebbe senza dubbio deprecabile. La decisione finale della Abbey dovrebbe essere annunciata nel corso del mese.

L'ANNIVERSARIO
Cento anni fa, nel dicembre del 1898, lo Strand Magazine pubblicava The Story of the Brazilian Cat con dieci tavole di Sidney Paget. Era il settimo episodio del ciclo Round the Fire avviato da Arthur Conan Doyle nel giugno dello stesso anno. Il racconto fu pubblicato per la prima volta in Italia come Il Gatto Brasiliano nel 1932 (Valdieri, Disco Giallo, Milano). Oggi lo si trova ne I racconti del Terrore e del Mistero disponbili negli Oscar Mondadori.

L'ADDIO
Ha lasciato questo mondo Joyce Salvadori Lussu, scrittrice, traduttrice e poetessa di origine inglese. Aveva 86 anni. È morta nella notte fra il 4 e il 5 novembre nella clinica Columbus di Roma. Sposata con Emilio Lussu, fu un'antesignana del femminismo, ma anche una delle prime ad impegnarsi sul fronte ambientalista e nel sostegno dei movimento di liberazione dell'Africa. Originava da una famiglia aristocratica e suo padre, Guglielmo Salvadori, era un filosofo positivista e celebre anglofilo distintosi come traduttore e interprete di Spencer. La sua è stata una vita "contro", tema che intitola la raccolta delle sue conversazioni publicata nel 1997.
A metà degli anni Ottanta, Joyce Lussu ha scritto un curioso episodio della saga holmesiana, più un falso che un apocrifo, ma comunque interessante. Si tratta di Sherlock Holmes, anarchici e siluri pubblicato inizialmente nel 1986 e rimesso in circolazione dalla Biblioteca del Vascello dieci anni più tardi.
È un'opera snella che porta il grande investigatore ad indagare su un mistero marchigiano in una Italia (e in un'Europa) già fremente per le prime avvisaglie dello scoppio della Grande Guerra, fra spie celebri, consoli scaltri e anarchici dipinti con grande simpatia. Il limite è quello di essere un'opera poco canonica essendo narrata in terza persona ma non da Watson, che non è fra i protagonisti delle vicende. Sbagliato - ed è qui l'ipotesi del falso - l'anno della vicenda, visto che Sherlock Holmes risulta abitante a Baker Street nel 1908 (avava lasciato le sue stanze per trasferirsi nel Downs al massimo nel 1904).
La Lussu è stata una insolita ed affascinante protagonista di questo secolo ormai agli sgoccioli, una grande scrittrice che per scelta pubblicò solo con piccoli editori . Alessandro Galante Garrone, su La Stampa, ha lodato l'"integrità morale della sua mente". "Si risponde a chi ti rivolge una domanda, non si comincia mai - ha detto una volta - fare il predicatore è una cosa bruttissima". Predica l'accortezza e il riserbo, virtù rare che - in qualche misura - l'accomunavano anche a Sherlock Holmes.

FORSE NON TUTTI SANNO CHE.../1
Che la radice principale della celebre frase sherlockiana "The Game is afoot" risale con ogni probabilità a Shakespeare. Nella terza scena del primo atto dell'Enrico IV entra Northumberland che dice "Before the Game is afoot, thou still let's slip".

NEI NEGOZI
L'imminenza del Natale suggerisce di ricordare che nel 1998 la Peterson ha chiuso la seconda serie di pipe di ispirazione sherlockiana con tre modelli decisamente interessanti. Si tratta di The Strand, The Hansom, e The Milverton. La casa definisce il pacchetto come "gli ultimi tre frammenti" del mondo del ciclo holmesiano. I precedenti pezzi erano The Rathbone, Mrs. Hudson, The Mycroft, The Lestrade. In totale sette pipe intese per una rotazione settimanale giorno per giorno. "A quando la prossima? " si chiede la casa irlandese. Facile la risposta: "Per gli amanti della pipa e di romanzi gialli è una domanda che si trasformerà presto in una pressante richiesta. E Sherlock Holmes, lo sappiamo, non è tipo da deludere i suoi estimatori".

LA CASA DI SAN FRANCISCO
Nell'ultimo numero cartaceo del nostro Strand ho parlato delle ricostruzioni delle case sherlockiane esistenti (o non più esistenti) in giro per il mondo. Nella categoria di quelle scomparse c'è quella che si trovava in un hotel di San Francisco. L'ottimo design è proprietà di Willy Werby che è pronto ad affittare tutta la baracca e tutti i burattini per tremila dollari l'anno. In lire fa poco più che cinque milioni. Si vi interessa scrivete a mycroft813@aol.com. In inglese, ovviamente. Intanto leggetevi l'articolo di Cristina Pollastri sullo Strand 6.

EVENTI
I Baker Street Irregulars sono pronti a celebrare il compleanno di Sherlock Holmes a New York l'8 gennaio prossimo. Informazioni: psarasate@aol.com.

PER CHI LEGGE L'INGLESE
È uscito in paperback il bel romanzo di Junet Laurence Canaletto and the case of Westminster Bridge (Pan Books). Il celebre pittore veneziano sbarca a nella Londra del 1746 e si trova immerso in una serie di pericolose vicende dal sapore vagamente sherlockiano. In pericolo di vita, l'artista indaga... provate per credere.