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Ineffable Twaddle

"Parole a vanvera" - Uno Studio in Rosso
From Filippo Rossi

"Un inglese italianato è un diavolo incarnato."
Traduzione (pessima) di Gianluca Salvatori
Numero 1 - 23 Giugno 2007

Cari amici,
ancora una volta ringrazio Maurizio per averci segnalato le informazioni e le ultime novità. Ciò ha stimolato tra i Soci una serie di discussioni su vari argomenti, cosa già di per sé assai gradita, ma ancor più perchè ha permesso di mantenere vivi i contatti sociali in questi due anni durante i quali non abbiamo ricevuto il nostro consueto semestrale, The Strand Magazine. Gianluca ha cortesemente accettato di tradurre i miei spunti per la discussione, ed io sarei assai felice di proporre mensilmente alcuni argomenti di riflessione, intitolandoli Ineffable Twaddle, quale mezzo per tenere uniti gli appassionati di Doyle e di Holmes. È opportuno notare che nell'uso della definizione "parole a vanvera" (od ineffable twaddle, nell'edizione originale) Watson si dimostrava assai critico nei confronti di Holmes, e conseguentemente queste brevi note non sono da considerarsi come definitive ed inappellabili, ma bensì come veri e propri stimoli alla discussione.
Continuando sul tema iniziato da Maurizio riguardo al prezzo vertiginoso pagato per una copia del Beeton's Christmas Annual 1887, torno sulla questione dei memorabilia doyleani collezionati superfluamente con la notizia che l'Harry Ramson Humanities Research Center dell'Università del Texas vanta nella propria collezione alcune canottiere di ACD. Nel passato ho affermato come ben pochi tra i proprietari di importante materiale doyleano hanno condotto una valida ricerca sugli oggetti da loro posseduti, ma in questo caso specifico occorre chiedersi quale tipo di valida ricerca possa mai esperirsi - da parte di un centro per le ricerche umanistiche - sulla biancheria di uno scrittore. L'articolo che riporta questa notizia suggerisce che l'istituto che acquista questo tipo di materiale somiglia ad un "...vecchio zio mezzo matto, affetto da manie ossessivo-compulsive e provvisto di un nutrito portafogli."

Una ben più valida collezione è stata inaugurata ieri sera al Portsmouth City Museum and Record Office, con l'esposizione di alcuni tra i 100.000 memorabilia doyleani ed holmesiani dalla raccolta donata da Richard Lancelyn Green. La madre di Richard ha inaugurato questa nuova mostra permanente che presenta un eccellente esempio della collezione privata del compianto studioso, sia attraverso l'esibizione di interessanti pezzi dall'alto valore biografico e bibliografico, che mediante schermi interattivi tesi da incoraggiare ed avvicinare i giovani visitatori. La gran parte del materiale donato da Richard è stato catalogato ed un nuovo centro di ricerca che ospiterà la collezione sarà in futuro aperto nei locali della Portsmouth City Library. La collezione Lancelyn Green è quasi certamente la più importante e ricca del mondo per quanto riguarda il materiale doyleano ed holmesiano. È sempre stata accessibile ai seri ricercatori, seppur essi si contano sulle cinque dita, e Richard fu sempre pronto a condividere informazioni e suggerimenti con i medesimi. Una situazione simile a quella che si ha con la meravigliosa collezione di Gabriele Mazzoni e con le frequenti mostra da lui organizzate a beneficio degli altri. Nel donare la sua collezione (attualmente assicurata per una somma superiore a tre milioni di sterline) al Portsmouth Library and Museum, Richard ha garantito l'accesso al materiale ad un numero ancora più ampio di studiosi. Potete vedere il Museo Civico nell'angolo in alto a sinistra, e la cerimonia di inaugurazione sull'home page del sito all'indirizzo:
http://www.portsmouthcitymuseums.co.uk/.
In fondo a questo testo troverete qualche foto di alcuni dei pezzi che vengono mostrati al pubblico. In tutto si tratta di due grandi sale in penombra nelle quali alcuni oggetti vengono illuminati da faretti ed altri vengono esibiti ben illuminati in vetrine incassate nel muro. Il visitatore ha così l'impressione di guardare da una finestra vari oggetti riguardanti la vita e le opere di ACD. Le finestre si affacciano così sulla vita privata di ACD, su esempi di libri non-holmesiani, su attori che hanno interpretato Holmes, sulla carriera medica di ACD, sull'uso commerciale del personaggio holmes e su molti altri panorami.
Avendo letto recentemente qualche critica sull'atteggiamento di ACD nei confronti della Chiesa Cattolica Romana, critica alla quale intendo rispondere nel breve futuro, ho notato su internet una bella citazione che esemplifica l'atteggiamento di ACD nei confronti dei principi altrui:
Sarei davvero felice se il mondo fosse un poco migliore grazie alla mia presenza. Anche nel proprio piccolo è doveroso fare tutto quanto possibile e dare il massimo nell'essere indulgenti, caritatevoli, pazienti, pacifici e gentili verso gli uomini e gli animali. Non potremo forse raggiungere grandi risultati, e anche piccole vittorie hanno il loro valore.
Il mondo ha davvero bisogno di questi propositi, anche se ACD fu piuttosto sbadato nello stendere questa affermazione, avendo dovuto scrivere nell'ultima frase "... ma anche piccole vittorie hanno il loro valore".

Poster
Filippo wondering whether Gabriele has this poster
Desk
ACD's Desk with a selection of notes written by and to him
Hornung
An Unusual "Mediterranean" Poster From The Work Of ACD's Brother-in-Law E W Hornung
Personal
Items From ACD's Personal Affairs
Non-Holmes
A Selection Of Non-Holmes Volumes