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Indagine/Indagini. Sherlock Holmes a L'Aquila

L'Aquila, Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza
Sulmona, Scuola di Polizia Penitenziaria

20-21-22 novembre 2009

Il nostro Annual General Meeting 2009 si è tenuto quest'anno in collaborazione con l'Università dell'Aquila, corso di laurea in Scienze dell'Investigazione. Siamo stati molto contenti di poter collaborare con una istituzione così prestigiosa e di poter sperimentare l'ospitalità della bellissima e sfortunata terra abruzzese.
La cena sociale, la sera del 20, ci ha visti degustare soddisfatti le deliziose specialità della cucina d'Abruzzo presso la Taverna de Li Caldora, a Pacentro, vicino a Sulmona; la serata ci ha anche introdotto immediatamente nel clima holmesiano, dato che Stefano Guerra ci ha presentato in anteprima il nuovo numero dello Strand Magazine, insieme con il n. 4 della nostra collana "Studies in Scarlet", nel quale il nostro Enrico Solito ci ha fatto la gradita sorpresa di descrivere con foto e dovizia di particolari i luoghi del passaggio di Sherlock Holmes a Khartoum, nel Sudan, durante il Grande Iato, forse il primo sherlockiano al mondo ad avere avuto l'occasione di stendere un simile reportage...
Il giorno dopo ci siamo trasferiti in pullman da Sulmona a L'Aquila, dove presso la Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza abbiamo iniziato i lavori del nostro meeting. Dopo i saluti iniziali del nostro Presidente Alessandro Gebbia (che ha ricordato la sfortunata assenza per problemi di salute del Prof. Francesco Sidoti, tra i principali organizzatori della manifestazione) e del Ten.Col. Paolo Carretta, comandante della Scuola, sono iniziati gli interventi dei relatori.
Il dott. Alessandro Mancini, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Forlì, è intervenuto sul metodo investigativo e le sue applicazioni nell'ambito dell'attività del magistrato; il nostro socio Prof. Franco Eugeni, dell'Università di Teramo, ci ha parlato di Holmes come modello per l'insegnamento delle scienze, presentandoci una videointervista con il Prof. Giulio Giorello dell'Università di Milano su questo argomento e in particolare sugli interessanti libri del divulgatore scientifico Colin Bruce. Il past president Stefano Guerra ha suscitato interesse in tutti i numerosi studenti presenti intervenendo sul noto tema dell'alternativa abduzione/deduzione nei processi mentali di Holmes e portando come esempio una interessantissima analisi del percorso logico del detective in una delle più belle e avvincenti storie del Canone, "Silver Blaze".
La Prof.ssa Anna Ludovico, dell'Università La Sapienza di Roma, ci ha presentato un viaggio dentro le regole semantiche dell'investigazione, mentre il Prof. Vittorio Di Cesare ha discusso sui metodi investigativi utilizzati dagli archeologi, tracciando un interessante parallelo tra detection e indagine storico/scientifica.
A seguire, la tavola rotonda che ha visto il nostro socio Luca Martinelli, fresco autore di un ottimo romanzo apocrifo, "Il Palio di Sherlock Holmes", parlarci del background holmesiano e storico alla base del suo libro, insieme a Caterina Marrone e Alessandro Gebbia.
Dopo la pausa pranzo, nel pomeriggio è toccato a Barbara Bongarzoni, laureanda presso il corso di traduzione all'Università La Sapienza di Roma, parlarci della sua tesi, basata sulla traduzione della sceneggiatura del nuovo film di Guy Ritchie su Sherlock Holmes, di prossima uscita sugli schermi italiani; il che ci ha dato spunto per rinnovare l'antico dibattito sull'uso del "Lei" o del "Voi" nelle traduzioni dall'inglese... Gabriele Mazzoni e Melissa Valenti hanno presentato le foto dei loro due distinti viaggi in Cornovaglia e nel Devon sulle tracce dei luoghi di HOUN e DEVI; Alessandro Brussolo ci ha parlato del suo impegno costante nel rintracciare foto d'epoca e ritratti che possono essere associati a determinati personaggi del Canone, aiutandoci a ricostruire l'atmosfera di quel periodo; Nino Pulvirenti, infine, ha presentato le sue riflessioni sulla "Dualità", esaminando gli innumerevoli paralleli, letterari e non, della coppia di personaggi Holmes-Watson, soffermandosi in particolare su figure ispirate a Holmes nel noto telefilm X-files e sulla relazione di amicizia-rivalità tra Enrico Fermi ed Ettore Majorana.
Al termine, non poteva mancare, come ormai ci ha abituati il nostro past president, una piccola esibizione di un estratto della sterminata collezione di Gabriele Mazzoni, che questa volta ha presentato un buon numero di riviste di associazioni holmesiane di tutto il mondo e delle annate più diverse.
In considerazione del protrarsi dei lavori, abbiamo deciso di rinunciare alla proiezione del film in programma per rientrare a Sulmona, dove eravamo alloggiati presso la Scuola di Polizia Penitenziaria e dove, dopo la cena, abbiamo tenuto l'Assemblea annuale. Per il resoconto del dibattito e delle decisioni assunte vi rimandiamo al verbale che sarà inviato a tutti i soci insieme con la copia del nuovo Strand.
Il giorno dopo, sempre presso la Scuola di Polizia Penitenziaria, i lavori sono ripresi con Lorenzo Salvadore, che ci ha presentato un'applicazione della Teoria dei Giochi dei noti matematici Von Neumann e Morgenstern alle strategie di Holmes e Moriarty in FINA. L'impossibilità a presenziare di uno dei conferenzieri in programma è stata compensata dall'intervento del Presidente Alessandro Gebbia che ci ha parlato dell'Inghilterra vittoriana e dell'humus letterario nel quale sono germogliate le avventure di Holmes. Infine Carmelo Lavorino ci ha parlato di un detective dei tempi moderni, Tom Ponzi, e dei suoi stretti legami con i metodi operativi holmesiani che, ci ha assicurato, sono perfettamente validi anche nel lavoro quotidiano dell'investigatore privato del terzo millennio.
Saltata la prevista visita al Museo Civico di Sulmona, abbiamo avuto la fortuna di poter visitare il Museo della Fotografia, una interessantissima esposizione di macchine fotografiche e apparecchi per la riproduzione di immagini di ogni epoca, tra le quali le più interessanti per noi sono state ovviamente, oltre alle fotocamere del XIX secolo, quelle che nel corso della storia sono state costruite per scopi di indagine e spionaggio. Una perfetta conclusione per due giorni come al solito intensi e piacevoli.